Enna: storia e turismo
Enna: cenni storici
Fondata probabilmente dal sicano Euno nel 2700 a. C, Enna diviene colonia greca nel V sec. a. C. Dai greci è battezzata l'omphalos (ombelico) della Sicilia
per la sua posizione centrale nel territorio. Durante la dominazione greca la polis certamente aveva già il toponimo Henna che parrebbe di origine preindoeuropea
e che, nonostante diverse ipotesi appare del tutto incomprensibile dal punto di vista etimologico. Era rinomata in tutta la Sicilia per il tempio e il culto di Demetra,
la Cerere dei romani. Per la sua posizione strategica questa città attira le mire di Siracusa il cui tiranno Dionisio il Vecchio la conquista nel 395 a. C.,
seguito da Agatocle poco tempo dopo.
La breve parentesi cartaginese si chiude con l'arrivo dei romani che, nel corso della seconda guerra punica (214 a. C.), conquistano definitivamente la città sotto
Claudio Marcello, dopo un sanguinoso massacro. In epoca romana la città si afferma come importante centro per il commercio del grano: nasce la grande proprietà
agricola; esasperati dallo sfruttamento nei campi, gli schiavi si ribellano contro i romani infiammando l'Isola. La guerra si protrae dal 135 al 132 a. C. e termina con
l'eccidio di Taormina ed Enna. Dopo la dominazione romana, Henna diventò un fiorente centro bizantino dell'isola e successivamente arabo. Subentrano poi i Normanni, che la rendono centro politico e culturale del loro regno, gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi.
Il periodo che ha lasciato segni visibili è quello medievale di Federico II di Svevia, che assume qui il titolo di re di Trinacria (1314) e vi raduna il parlamento
(1324), e degli aragonesi: nascono il Castello di Lombardia, che rappresenta ancora oggi uno dei baluardi difensivi più importanti della Sicilia medievale; la Torre
di Federico II, alta ben 24 metri e posta all'interno del parco pubblico, il Duomo, originario del XIV sec. e ristrutturato in età barocca, dopo un rovinoso incendio.
Sotto spagnoli e Borboni la città entrò in decadenza anche per le frequenti carestie. La città segue poi le vicende del resto dell'isola ribellandosi ai
Borbone e sostenendo Garibaldi. Benito Mussolini la costituì capoluogo di provincia ripristinando l'antico nome di Enna nel 1926. Nel 2004 è diventata
il quarto polo universitario siciliano.
Turismo Enna
Beb-Italia vi invita a scoprire Enna e i suoi tesori artistici e naturali sparsi per la sua provincia. Ecco cosa potrete ammirare in questa favolosa città:
il Castello di Lombardia, ritenuto da numerosi esperti il più imponente e antico Castello del periodo medievale esistente in Sicilia, fu chiamato così,
probabilmente, per la presenza di soldati lombardi stanziati a difesa del Castello. La Torre di Federico II, questa torre ottagonale venne fatta costruire dall'imperatore
Federico II sui probabili resti del teatro greco. Il Duomo di Enna: costruito nel Trecento e profondamente rinnovato circa due secoli dopo, presenta imponenti colonnati
corinzi, tre navate e tre absidi, pregiate tele e lampadari, e una maestosa facciata con torre campanaria, che svetta su tutta la città, la cui campana è
di mole impressionante in proporzione alla grandezza della città. La porta di Janniscuru: si trova nel quartiere di Fundrisi, lontano dal circuito turistico
ordinario del capoluogo, ma una recente riqualificazione dell'area ha migliorato notevolmente l'accessibilità della porta, che, restaurata, si presenta massiccia
e ha un arco a tutto sesto largo 2-3 m. essa è l'unica rimasta delle 6 antiche porte di accesso alla città edificata nel periodo arabo-normanno, porte
poste lungo le mura di cinta (che in più epoche furono erette) attorno all'urbs inexpugnabilis e di cui oggi rimane lieve traccia sulle pendici del monte.
Il santuario di Papardura, presenta un prospetto austero, con rosone, ma all'interno la sua ricchezza decorativa è da considerarsi una delle migliori espressioni
del barocco nella Sicilia centrale. Fra le bellezze naturali sono da annoverare: il Lago di Pergusa, unico lago naturale presente nella Sicilia centrale, posto tra un
gruppo di appartenenti ai monti Erei, è stato originato da uno sprofondamento del terreno, il lago Pozzillo circondato dagli eucalipti e da fertili pascoli dove
greggi e mandrie restano insensibili al lento scorrere del tempo, lago Ancipa, posto ideale dove godere di un rosso tramonto siciliano, il Lago Morello, laghi Monti
Campanito e Sambughetti i quali formanola maggiore riserva naturale della provincia che si estende per complessivi 2358 Ha interessando i Comuni di Nicosia e Cerami,
il Lago Nicoletti, è assai noto in ambito regionale grazie alle tante attività che vi si praticano, tra cui particolarmente floride sono la pesca e gli sport
acquatici (canoa, vela, surf e molti altri).